Strade aperte per tutti

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Eh no caro Sindaco Lucini, Como non è New York. Per spostarci, noi della riva orientale del Lago di Como, abbiamo solo la Lariana. Chiuderci in trappola e tenerci in ostaggio per mezza giornata non è una bella iniziativa e non ci apre certo la mente.

La festa sul Lungolago è senz’altro una bella iniziativa, di elevato valore simbolico, ma non può essere sostenuta dal nostro sacrificio. 

Per quanto riguarda la questione organizzativa ci sembra che sottovaluti le tue responsabilità e semplifichi in maniera eccessiva l’analisi dei fatti: 

.   servizi pubblici gratuiti? Li avrebbero dovuti prendere i turisti della Brianza che si recavano a Palanzo, Pognana o Nesso?

.   organi ufficiali, stampa, tv, social network? Non stanno mica tutti a seguire le vicende locali del Comune di Como come se fossero le previsioni del tempo! 

Di fatto la gestione del traffico su percorsi alternativi non ha funzionato.

Infine riguardo ai pregiudizi: anche questa è una banale riduzione della complessità dei problemi sui quali è fondamentale permettere la libertà di pensiero e l’ascolto di chi condivide con te un territorio stretto. Non è questione di paura del “nuovo”, ma è questione di buon senso e di capacità organizzativa che, a nostro avviso, stavolta sono mancate.


Ecco alcuni ulteriori commenti sul tema:

L' Iniziativa è lodevole ma un buon amministratore dovrebbe sempre tenere in considerazione le conseguenze e gli effetti collaterali che derivano da ogni suo atto. Evidentemente questo non è stato fatto, oppure è stato valutato come male minore. Tenere migliaia di persone bloccate in macchina sulla strada o impossibilitate a muoversi non fa bene a nessuno, non fa bene allo sviluppo di tutto il territorio in cui anche Como è inserita, al suo turismo, alle persone che decidono di passare una domenica sul lago e magari fermarsi la sera in città. La prossima volta consiglierei al sindaco Lucini di venire in visita a Blevio, passare da noi la giornata e poi cercare di tornare a casa per cena!

Mauro Cappi


Credo che il sindaco Lucini e l'assessore Gerosa non ci considerano nemmeno. Ho già scritto una mail alla segreteria dell'assessore domenica sera lamentandomi per quello che personalmente avevo vissuto nel pomeriggio, essendomi recato a Como e anche della prospettiva che ci attende per la prossima estate. Risposte zero. Anche per le risposte del sindaco date al quotidiano La Provincia, che intende continuare nell'esperimento, mi sento abbastanza impotente. Credo che dopo le vicende di Piazza Roma e portici Plinio si sentano forti perché l'opposizione dei commercianti e dei cittadini alla scelta della zona a traffico limitato allargata si è affievolita è, per questo pensano di farci digerire il nostro essere sequestrati in casa, tutte le domeniche estive. Credo che dobbiamo fare fronte comune con tutti quelli che ci stanno e rompere le scatole a tutti, cominciando dalla prefettura con un presidio. Dobbiamo coinvolgere le persone, non necessariamente di Blevio per chiedere quel rispetto da parte del Comune di Como che ci deve, in quanto cittadini uguali a quelli che vanno a passeggiare sul lungolago chiuso al traffico.

A.P.

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